Come redigere il curriculum in Québec

Come redigere il curriculum in Québec

Interrogarsi prima della stesura del proprio CV è legittimo e raccomandato.

In Québec come in Italia, il curriculum è l’arma migliore per procurarsi un lavoro. Per questo va redatto in funzione al tuo percorso personale e al tipo di lavoro al quale aspiri.

CV IN INGLESE O IN FRANCESE?

Il Québec è bilingue, tuttavia, la lingua ufficiale è il francese quindi, se presenti il tuo CV in francese non sbagli mai.

Se sei in Québec da poco e non hai ancora avuto modo di imparare il francese, puoi scegliere la lingua in base al luogo in cui si trova l’azienda alla quale stai inviando la tua candidatura.

Se la tua meta è Montréal, puoi tranquillamente scrivere il tuo curriculum in inglese per qualunque offerta di lavoro.

Se invece vuoi andare in una città diversa da Montréal, inclusa la capitale Québec, ti consiglio vivamente di rispolverare il tuo francese. Poco importa il tuo livello, piuttosto fai lo sforzo di far tradurre il tuo curriculum, soprattutto se ti stai candidando per un impiego non particolarmente qualificato e/o a contatto con il pubblico.

Ma entriamo nel dettaglio.

 

COSA DEVE CONTENERE UN CURRICULUM

Il CV deve essere giustamente un riassunto delle tue esperienze lavorative, del tuo percorso accademico e delle tue competenze.

Per questo, ti consiglio fortemente di sintetizzare il più possibile; evita quindi la narrazione e aiutati con verbi all’infinito, ancora meglio, prediligi sostantivi e elenchi puntati.

In base alle tue esperienze, gestisci al meglio lo spazio che hai a disposizione (tre pagine al massimo). Se hai un percorso accademico molto breve e un’esperienza di lavoro sola, fai in modo che il tuo CV non sembri vuoto.

Se invece, hai frequentato molti corsi e hai lavorato in molti posti diversi, riassumi mettendo l’accento sulle informazioni che sono più importanti e pertinenti per il posto per il quale ti stai candidando.

Probabilmente, fino a qui, non c’è niente di nuovo. Ma continuiamo.

 

IL VOLONTARIATO

Un errore molto comune è quello di omettere le esperienze non retribuite, ciò è sbagliatissimo. Qualsiasi attività che ha contribuito ad arricchire le tue conoscenze e le tue capacità relazionali deve essere menzionata.

In particolare, il volontariato è molto apprezzato nella società chebecchese. Per volontariato non si intende solo fare parte di un’organizzazione riconosciuta e riunirsi settimanalmente. Partecipare ogni anno alla decorazione delle vie del centro per le festività natalizie è ugualmente considerato volontariato e, in quanto tale, merita di essere aggiunto.

Inoltre, se coltivi una passione personale e reputi che quest’ultima ti dà una marcia in più, devi menzionarla. Ricorda che dire che hai un impegno extra lavorativo ricorrente non viene interpretato come una mancanza di disponibilità, ma, piuttosto, come segno di costanza.

 

COSA NON DEVE CONTENERE UN CURRICULUM

Se vuoi rispettare il formato chebecchese, la prima cosa che devi fare è togliere le informazioni personali, come il tuo indirizzo dettagliato, la tua situazione sentimentale, la tua fotografia e la data di nascita. Tutte le informazioni personali irrilevanti sul piano professionale potrebbero indurre alla discriminazione del tuo profilo e la discriminazione è vietata nella società chebecchese.

 

LETTERA DI PRESENTAZIONE

Alcuni dicono che sia obbligatoria, personalmente non me la sento di unirmi a questa corrente di pensiero.

La lettera di presentazione è ovviamente apprezzata, ma ha sicuramente più senso solo per i lavori che richiedono alte qualifiche professionali. Se decidi di allegarla, prendi il tempo di personalizzarla aggiungendo almeno il nome dell’azienda e il posto che vuoi occupare.

Per i lavori più semplici, tre paragrafi di presentazione all’interno dell’email sono più che sufficienti.

 

ESPERIENZA PERSONALE

Ho perso il conto del numero di posti in cui ho lavorato, ma sono sicuramente più di 30 se includo lavori poco settimanali o di pochi mesi. Ciò premesso, sono arrivata in Québec con 15 anni di lavoro alle spalle, che significa cinque pagine di curriculum dettagliato. Ho dovuto subito ridurre il tutto a due pagine. Ora, dopo sei anni sul territorio, le esperienze di lavoro sono aumentate, il mio curriculum rimane di due pagine.

Ho eliminato le esperienze meno significative, praticamente non descrivo nemmeno le mansioni occupate, lo spiego eventualmente durante il colloquio.

Ti faccio un esempio pratico. Per anni, ho lavorato nei negozi come commessa, quindi, nel mio curriculum italiano, annoveravo la lista dei miei compiti. E questo per ogni negozio in cui avevo lavorato.

Arrivata in Québec, mi sono resa conto abbastanza rapidamente che, quando hai le chiavi della baracca, sei qualcosa di più che un semplice commesso di negozio. Quindi, ho imparato a semplificare il mio curriculum a livelli estremi.

PRIMA

Commessa
Negozio X – mese/anno

Gestire il negozio dall’apertura alla chiusura, dare un’assistenza personalizzata ai clienti, incassare i pagamenti, gestire i resi, fare la chiusura della cassa e versare il denaro in banca.
Gestire i reclami e eventuali resi o rimborsi. Ricevere la merce, esporla, provvedere alla rotazione dei prodotti. Essere disponibile a lavorare fuori sede per sostituire personale assente.
Gestire le scorte, assicurarsi che in magazzino non ci siano delle mancanze. Formare nuovo personale e coordinare i turni di lavoro del personale.

DOPO

Store manager
–  Anno – Negozio X
–  Anno – Negozio Y
–  Anno – Negozio Z

ASTUZIE DA LIVELLO PRO

1. In genere, in Québec, l’esperienza pratica vince sulla teoria. Quindi, la sezione lavoro precede sempre quella della formazione scolastica. Se il tuo CV è proprio vuoto, puoi integrarlo con una piccola presentazione. Scrivi qualche riga riassuntiva e generica su di te, prosegui con le ragioni che ti invitano ad inviare la tua candidatura.

2. Il sistema scolastico in Québec è molto diverso da quello in Italia, prendi il tempo di capire a cosa corrispondono i tuoi titoli di studio e sul CV scrivi solo il corrispondente chebecchese, altrimenti, chi leggerà la tua candidatura non capirà nulla.

3. Se non sei ancora in possesso di un permesso di lavoro, ti consiglio di indirizzare i tuoi curriculum e i tuoi sforzi solamente verso i datori di lavori che hanno familiarità con le pratiche per sponsorizzare lavoratori stranieri. In caso non fossi certo di questo, ma vuoi assolutamente riuscire ad ottenere un colloquio per esercitarti, lascia parlare il tuo curriculum e nomina le tue preoccupazioni sulle pratiche d’immigrazione solo durante il colloquio.

4. Nessuno dal Québec ti chiamerà sul tuo numero italiano, quindi, devi indicare sempre un numero di telefono canadese, ancora meglio se chebecchese. In caso non lo avessi, scrivimi e ti dirò come puoi ottenerne uno gratuitamente.

Ricorda che le piattaforme preferite per le video conferenze sono Teams, Zoom et Meet. Menzionalo nella tua lettera di presentazione e prendi familiarità con esse.

5. Impagina il tuo CV in formato lettera US e non A4. Salva il tuo CV con un nome semplice del tipo CV_Mario_ROSSI.pdf

 

Ho cercato di riassumere le informazioni salienti, ma, ovviamente, si potrebbe scrivere un libro su questo argomento. Fammi sapere se quello che hai letto ti è stato di aiuto!

Aprire un conto corrente in Québec

Aprire un conto corrente in Québec

PERCHÉ APRIRE UN CONTO CORRENTE?

Aprire un conto corrente in Québec è tanto semplice quando importante e fondamentale, perché è proprio sul conto corrente che viene versato lo stipendio. Alcune compagnie telefoniche accettano solo conti correnti e carte di credito canadesi come metodo di pagamento, ecco perché aprire una posizione bancaria è in cima alla lista delle cose da fare, insieme alla richiesta del NAS (numéro d’assurance sociale).

Visto che trovare lavoro qui è molto facile, può succedere anche di essere assunti prima ancora di aver avuto il tempo di fissare un appuntamento in banca, questo è uno dei pochi casi in cui potresti essere pagato con un assegno.

QUALI ELEMENTI BASE DEVE AVERE UN BUON C/C?

Ci sono varie offerte per i cosiddetti nouveaux arrivants (nuovi arrivati), ogni istituto finanziario può avere un forfait leggermente diverso.

Una buona offerta contiente i seguenti elementi:

  • Spese di gestione assenti o comunque molto basse per i primi 5 anni
  • Bancomat (carte débit)
  • Carta di credito (almeno 1000 $ di limite)
  • Carnet di assegni (ormai desueti)
  • Virements interacts gratuiti (scoprirai presto l’importanza di quest’ultimi per pagare l’affitto o per condividere piccole spese con gli amici)

Una cosa molto curiosa è che la carte débit di fatto è la carta con la quale accedere ai servizi online e, al momento dell’attivazione, dovrai cambiare il codice e sceglierai tu il pin. Lo trovo un dettaglio molto pratico, che purtroppo non è disponibile per tutte le carte di credito.

LA CARTA DI CREDITO

Ottenere una carta di credito per una persona appena arrivata è estremamente facile, oltre che fortemente raccomandato. Ti consiglio infatti di farvi transitare quante più spese possibili e, ovviamente, di pagare il saldo alla scadenza, perché gli interessi in caso di ritardo sono elevati.

La carta di credito è la tua prima prova di solvibilità e ciò contribuisce a crearti un buon dossier creditizio; questo potrebbe tornarti utile se decidessi di restare in Québec un po’ più a lungo del previsto e magari investire o chiedere finanziamenti.

Puoi anche pensare di non aver bisogno della carta, ma ricorda che viene accettata ovunque: puoi usarla per pagare un caffé o un sacchetto di patatine del distributore automatico. Inoltre c’è sempre un programma fedeltà che accompagna ogni carta e che, per ogni acquisto effettuato, ti fa accumulare una piccola percentuale di denaro; questa percentuale può variare da un forfait all’altro, ma non è mai inferiore allo 0,5%.

Sembra paradossale, ma se hai una carta intestata a tuo nome e non la utilizzi, secondo il sistema, sei un cattivo creditore.

BANQUE NATIONALE DU CANADA O CAISSE DESJARDINS?

Per aprire un conto corrente è sufficiente andare sui siti dei vari istituti bancari, mettere a confronto le opzioni e scegliere quella che fa più al caso tuo.

Naturalmente la prova del tuo status di nouvel arrivant (nuovo arrivato) sarà la tua carta di residenza permanente, oppure il tuo permesso di lavoro o, ancora, il permesso di studi. Se sei studente, ti consiglio di chiedere informazioni sui forfait per gli studenti, perché ci sono delle opzioni interessanti, che io non ho ancora sperimentato.

Io ho il conto con Bnc e con Desjardins, personalmente mi trovo molto bene con entrambe.

Sebbene Bnc sia molto valida, io trovo che Desjardins abbia una marcia in più, probabilmente perché è la più grande federazione di unioni di credito del Nord America.  Nel concreto, Desjardins ha molti più sportelli, a volte i biglietti degli eventi escono in prevendita con degli sconti speciali per i detentori della loro carta di credito.

Qualunque sia la tua banca, ricorda che anche se lo sportello non si trova proprio vicino a casa tua, puoi fare praticamente tutte le operazioni tramite l’internet banking (incluso versare gli assegni con una semplice fotografia).

Per finire, ecco i link delle due banche, fammi sapere cos’hai scelto e se magari hai trovato una banca con un’offerta migliore.

BANQUE NATIONALE DU CANADA https://www.bnc.ca/particuliers/comptes/nouveaux-arrivants.html

DESJARDINS https://www.desjardins.com/ressources/pdf/offre-bienvenue-f.pdf

Lavoro in Québec, 10 cose da sapere

Lavoro in Québec, 10 cose da sapere

Ricorda che con un permesso di lavoro aperto puoi cambiare occupazione quando vuoi, mentre con un permesso di lavoro chiuso dovrai ottenere le autorizzazioni necessarie prima di poter iniziare una nuova esperienza di lavoro.

  1. TASSO DI DISOCCUPAZIONE E POSTI VACANTI

Il tasso di disoccupazione in Québec è intorno al 4,5% nel momento in cui scrivo, ma da queste parti, accanto alla disoccupazione, c’è anche il tasso dei posti vacanti, quest’ultimo è superiore al primo, dunque la disoccupazione non va intesa come semplice assenza di opportunità di lavoro, ma anche come condizione che si crea per la presenza di diversi elementi.

Il ricambio di personale nel mondo del lavoro è altissimo, l’elevata organizzazione delle mansioni aiuta molto in questo senso.

  1. TROVARE LAVORO IN POCHI GIORNI

Con una ricerca nemmeno troppo attiva puoi trovare lavoro in pochi giorni, chiaramente parlo del lavoro non particolarmente qualificato (operaio, impiegato, commesso, cameriere…).

Per quel che riguarda professioni più specializzate come insegnante, medico, ingegnere, immagino che ci voglia più di qualche giorno. Anzi, a dirla tutta, la crisi di mancanza di personale degli ultimi mesi, per non dire anni, ha dimostrato che i posti vacanti sono in tutti i settori, tant’è vero che le esistono campagne di reclutamento patrocinate del governo e attive in vari settori.

Tutto questo mi porta a pensare che anche per le professioni più specializzate non sia poi così difficile trovare un impiego, piuttosto la difficoltà starà nel conciliare le proprie aspettative per quel che riguarda la location, l’orario, le condizioni economiche ecc.

Ma torniamo a parlare di posti che richiedono poche qualifiche, la loro abbondanza è tale per cui ti puoi permettere di affinare le ricerche in base alle tue esigenze. Che significa? Significa che in Italia avevo la macchina e questo era fondamentale per trovare lavoro; in Québec non ho la macchina e non ho intenzione di comprarla, ma ciò non mi penalizza perché so che posso trovare un lavoro adeguato alle mie esigenze a non più di 15 minuti da casa.

  1. DOVE SI TROVA LAVORO

Spesso capita di vedere dei cartelli fissi posti accanto alle insegne delle realtà più grandi come fabbriche, centri di distribuzione, catene di ristorazione rapida, ma anche nelle vetrine dei negozi, nei caffè e nei ristoranti. Le offerte di lavoro arrivano attraverso ogni mezzo possibile: banner pubblicitari sugli autobus o sui camion, cartoline nella cassetta delle lettere, cartoncini nelle scatole degli ordini online, in fondo alle news letters, sugli scontrini, addirittura nelle pubblicità delle storie di Instagram e Youtube, su Facebook…

I siti di ricerca lavoro sono effettivamente funzionanti. Scegliere pochi portali dove lasciare il proprio curriculum è la prima strategia da adottare, capita, non di rado, di essere contattati da aziende senza aver inviato la propria candidatura.

Vengono organizzati anche fiere del lavoro, i classici luoghi di incontro tra le imprese e i potenziali candidati; nei quartieri più vivi ci sono delle giornate porte aperte volte ad assumere personale.

  1. ESIGENZE LINGUISTICHE ED ESPERIENZA

La prima domanda che ti sei posto è stata sicuramente questa “Ma come faccio a lavorare se non parlo francese?”, ebbene, sappi che è assolutamente possibile.

La città di Québec è veramente bilingue quindi un po’ di inglese aiuta sempre, ma anche se sei una schiappa con le lingue, lavorare non sarà un problema: qui la meritocrazia paga. Basta dimostrare la buona volontà, la voglia di imparare (sia il lavoro, che la lingua) e le opportunità non mancheranno.

Spesso negli annunci viene specificato il livello di francese richiesto ed esso può anche essere pari a zero, questo fa capire quanto questa società sia abituata a lavorare con persone non francofone.

  1. TRASPARENZA E PARITÀ DEI SESSI

Un dettaglio che menziono sempre con piacere è che le offerte di lavoro devono essere trasparenti e mai, in nessun caso, è consentito discriminare una categoria di persone: è illegale specificare l’età, il sesso o qualsiasi caratteristica fisica o sociale del candidato ricercato.

Specificate l’età è discriminatorio semplicemente perché non esiste un’età minima per poter lavorare, i minori di 14 anni devono avere un’autorizzazione scritta dai genitori, per il resto è consuetudine che i ragazzini in età scolastica lavorino al termine delle lezioni o nel fine settimana. (Aggiornamento di settembre 2023: una nuova legge fissa a 14 anni l’età minima per lavorare e pone dei limiti ai turni di notte e il totale di ore di lavoro durante il periodo scolastico ).

La parità dei sessi è percepibile anche sfogliando gli annunci, ogni lavoro può essere svolto indistintamente da uomini o da donne, i titoli stessi degli annunci sono sempre indirizzati ad entrambi i sessi. È prassi leggere “cercasi électricien/électricienne (elettricista), plombier/plombière (idraulico), soudeur/soudeuse (saldatrice)”, ed è proprio sfogliando le offerte di lavoro che mi sono accorta che, a differenza del francese, nella lingua italiana la maggior parte delle professioni legate al mondo della costruzione non ha nemmeno una corrispondenza femminile.

  1. TIPI DI CONTRATTO

Una cosa molto curiosa è l’inesistenza di un contratto di lavoro scritto, parlo sempre dei lavori poco specializzati.

Gli accordi vengono stipulati oralmente e, soprattutto, vengono rispettati (quando si parla di incentivi, benefits o condizioni particolari immagino, e spero, che il tutto venga messo nero su bianco).

In generale vigono la legalità e la correttezza.

Il lavoro viene considerato a tempo pieno se supera le 30 ore a settimana, a tempo parziale se è inferiore alle 30 ore a settimana. Combinare due lavori part-time può essere un modo interessante per sviluppare più competenze allo stesso tempo.

  1. STIPENDI

Per quel che riguarda lo stipendio esiste un minimo sindacale (15,75$/h da maggio 2024), esso viene rispettato ovunque e, sebbene sia inferiore ad altre province canadesi, non bisogna dimenticare che anche il costo della vita è inferiore.

Lo stipendio viene corrisposto ogni due settimane, se non addirittura ogni settimana, il che permette subito di verificare qualsiasi dubbio possa nascere dall’assenza di un contratto scritto.

  1. FERIE

Le ferie funzionano diversamente.

Per prima cosa ammetto che mi ci è voluto un bel po’ prima di comprenderne il funzionamento, ero convinta non fossero pagate, questo non mi impediva di stare a casa circa un mese e mezzo ogni anno, comunicandolo con ragionevole preavviso.

Quindi addio alle 6 settimane di vacanze e permessi retribuiti dell’Italia, accumulabili in un semplice anno di lavoro; in Québec hai diritto a due settimane di vacanze pagate se hai terminato un anno intero di servizio (calcolato in genere dal 1 maggio al 30 aprile). Se accumuli tre anni di servizio, hai diritto a tre settimane di vacanze pagate.

Sia che lavori a tempo pieno o part-time, il calcolo delle vacanze viene fatto allo stesso modo e corrisponde ad un minimo del 4% del salario lordo, riceverai questa somma in un solo versamento prima delle vacanze.

I giorni festivi invece sono solo 9 e il loro corrispettivo in denaro varia a seconda della durata del rapporto di lavorato; se lavori durante uno di questi giorni festivi lo stipendio orario sarà pari a una volta e mezzo lo stipendio normale.

  1. AVANZAMENTO DI CARRIERA

L’avanzamento di carriera è possibile e può avvenire in tempi sorprendentemente rapidi rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia. Entrare in una realtà aziendale occupando il posto più basso, lavorare umilmente e seriamente, accumulare esperienza, questi tre elementi possono portare ad un naturale avanzamento di carriera.

Allo stesso tempo, cambiare posizione all’interno dell’azienda è un viaggio a doppio senso: avanzare è possibile, ma anche retrocedere, e può avvenire di comune accordo.

Se cambi mansione e questo risulta deludente dal punto di vista dell’impegno richiesto o degli orari, oppure se il datore di lavoro ritiene che non sei in grado di svolgere le nuove funzioni, ritornare al posto occupato in precedenza è la cosa più semplice da fare e può avvenire senza conseguenze negative.

  1. CONCLUDERE UN RAPPORTO DI LAVORO

Concludere un rapporto di lavoro a volte può rivelarsi difficile, il senso del dovere, la paure di non trovare un altro impiego: ecco, dimentica tutto questo.

Se la relazione professionale con il tuo datore di lavoro è sempre stata di reciproco rispetto, salutarsi non costituirà un problema, anzi, il saluto può essere un semplice arrivederci. Dimentica tutte quelle pratiche complicate, basta una comunicazione scritta (anche solo per email), con il dovuto preavviso che potrà essere concordato.

Anche per il datore di lavoro è piuttosto semplice licenziare, tuttavia, nel caso questo fosse ritenuto illegittimo, è possibile fare ricorso presso gli organismi preposti.

QUALCHE LINK UTILE

Sono consapevole che alcuni punti descritti qui sopra possono lasciare increduli, io stessa ho impiegato un po’ di tempo prima di abituarmi, ma confermo tutto, per i lavori non specializzati funziona così.

Ed ora eccoti qualche link utile:

  • Indeed sito di ricerca ben organizzato, dove è possibile aggiungere molti filtri per rendere la ricerca più mirata
  • Linkedin Il social professionale più famoso
  • Québec Emploi il sito del governo provinciale dedicato alle offerte di lavoro

A seconda del tuo settore, esistono poi dei siti specializzati, come ad esempio Isarta per chi lavora nella grafica o Hotellerie jobs per chi lavora nella ristorazione. Se vuoi, scrivimi e mi farà piacere passarti qualche link più specifico.